Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 29 agosto 2008

A Granada fu il crimine di Antonio Machado

Guernica di Pablo Picasso
1. 
Il crimine
Lo si è veduto andare tra i fucili
lungo una lunga strada,
verso gelidi campi,
con il cielo stellato che schiariva.
Hanno ucciso Federico
quando la luce si affacciava.
Quel plotone d'assassini
non ardì guardarlo in faccia.
Chiusero gli occhi, pregando:
neppure Dio può salvarti!
Morto cadde Federico
- sangue in fronte e piombo nel petto -
....a Granada fu il crimine, a Granada,
sapete - la sua povera Granada...

2. 
Il poeta e la morte
Lo si è veduto camminarle al fianco,
non temendo la falce.
- Di torre in torre il sole ed i martelli
sull'incudine già delle officine. -
Parlava Federico,
corteggiando la morte, che ascoltava,
«Perché ieri, compagna, nel mio verso
delle tue ossute palme c'era il suono
e desti il gelo al canto mio ed il taglio
della tua argentea falce alla tragedia,
io canterò la carne che non hai
e gli occhi che ti mancano,
i capelli che il vento ti scuoteva,
le rosse labbra dove ti baciavano...
Gitana, morte mia, com'ieri oggi
che bene sto con te,
in questa mia Granada, noi due soli!»

3.
Lo si è veduto andare....
Alzate, amici,
di pietra e sogno nell'Alhambra
un tumulo al poeta,
presso una fonte dove pianga l'acqua
ed in eterno dica:
fu a Granada, la sua Granada, il crimine
!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Semplicemente fantastica. anche in questa drammaticità risuona la passione e l'amore di Machado verso il suo amico Poeta... ''magnificamente triste''! un abbraccio cara Francesca.

Francesca Vicedomini ha detto...

Era bella vero? Ricambio l'abbraccio