Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 31 marzo 2013

Cena di Pasqua di Giorgio Bassani

Hans Thoma*Resurrection
a mio padre
E quando nel giro del ballo oscuro che ci rimorchia
dimenticate ombre nostalgiche a fingere la vita,
spirito della notte ci riavrai, dopo le ultime risa,
i baci sulle guance, gli augurii, gli addii sulla porta;
e là dalla soglia a scroscio rompendo un vento crudele
dissiperà le fioche ed esili voci come capelli
incanutiti, nel vuoto portico di tra i cancelli
cieco soffiando sulle deboli fiamme delle candele:
forse torneremo in un muto patto d’intorno a questa
tavola, sotto la lampada, commensali distratti;
fermi, le labbra sigillate, seduti di contro ai ritratti
pallidi dei nostri morti, ad una eterna festa.

3 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

Auguro a tutti voi una Pasqua felice, magari risparmiamo i cuccioli a tavola...

Rose ha detto...

Rinnovo gli auguri e spero nella resurrezione. Dell'anima, del corpo, della parte migliore del nostro Paese.

Mi piace molto la foto nuova, Francesca... hai degli occhiali diversi, mi sembra. Ti stanno bene!

Pasqua sotto l'acqua, ma pare che sia stato così dappertutto.

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie Rose, effettivamente ho avuto la visita di controllo e cambiato gli occhiali, stavolta ho scelto una foggia più "lieve"... Ma dietro di me c'è il vero gioiello. La Rotonda del Palladio: toglie il fiato!
Buon angelo!