Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 9 agosto 2013

Monterosso di Alfonso Gatto

Fantin-Latour
Il fragore che parte e che riparte
dai confini del cielo per la notte,
treni azzurri di nero, le tradotte
dell'èsodo continuo, quando a rotte
voci biancheggia l'alba, Monterosso
visto e rapito all'atto del vedere
nel suo làstrico stretto di scogliere,
come un ricordo a mettere da parte
per quel giorno - verrà - che tutto il grosso
mare del tempo sarà calma alfine
e silenzio nel tonfo delle pine.
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RIME DI VIAGGIO PER LA TERRA DIPINTA
(Nel giorno dell'anniversario di mio papà, nato
al tempo delle tradotte, che adorava Monterosso,
desiderando sempre di tornare)

3 commenti:

Rose ha detto...

Un bellissimo pensiero.
Aggiungo una rosa tra quelle del dipinto.

Buonanotte.

Francesca Vicedomini ha detto...

Tenk iu. Con il caldo imparo meglio le lingue (di Menelicche)

Rose ha detto...

Con il caldo imparo meglio le lingue (di Menelicche)

... o quelle di... Gatto, che rimangono in tema e sono più dolci!