Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 26 agosto 2013

Versi per un gatto persiano di Thomas Stearns Eliot

De Laszlo*Countess Colloredo-Mannsfeld*1913
I cantori dell’aria si rifugiano
Nei prati verdi di Russell Square.
Sotto gli alberi là non v’è riposo
Per il cervello ottuso o i desideri acuti
E gli occhietti vivaci dell’orso lanoso.
V’è sollievo soltanto nel dolore.
Oh quando finirà lo scricchiolio del cuore?
Quando la sedia rotta ci riposerà?
Perché tanto si indugia il giorno estivo?
E quando, quando il Tempo scorrerà?
(ESERCIZI PER LE CINQUE DITA-1)
*************
Lines to a Persian Cat

The songsters of the air repair
To the green fields of Russell Square.
Beneath the trees there is no ease
For the dull brain, the sharp desires
And the quick eyes of Woolly Bear.
There is no relief but in grief.
O when will the creaking heart cease?
When will the broken chair give ease? 
Why will the summer day delay?
When will Time flow away?
(Five-Finger Exercises-1)

3 commenti:

Rose ha detto...

Elegante Eliot, elegante la sottile signorina bruna, elegante la scelta di Francesca ed eleganti per natura i gatti di qualunque stirpe e provenirnza.

Oggi caldo.

Buon marte.

Francesca Vicedomini ha detto...

La Contessa credo sia parte del mondo che frequentava Eliot volente o nolente..io lo immagino circondato da queste eteree creature che mai seppero cos'era un ferro da stiro...buona serata!!!

Rose ha detto...

Noblesse oblige... eh, eh! Quante scuse per non rimboccarsi le maniche... e poi ci si meraviglia che scoppino le rivoluzioni!