Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 7 settembre 2013

Mattino di settembre di Diego Valeri

Sara Stilwell Weber*Grapes
Quel dì eravamo soli nel bosco,
io e tu, mia cara figlia,
e andavamo tra chiaro e fosco,
pieno il cuore di meraviglia.

Scoprivi sotto le foglie i lamponi
rosa, le fragole rosse e verdi,
ti trascinavi su l'erba carponi,
lanciando dei piccoli gridi acerbi.

Io contemplavo ai miei piedi un fiore
giallo smagliante, una pigna bruna;
pensavo senza rimpianto o dolore
alla mia povera fortuna.

Poi, rilevati gli occhi, scorgevo
tra i pini radi le cime lontane,
aeree cose di cielo nel cielo,
dolci come le speranze vane.

Poi pensavo che bisogna morire,
e trasalivo d'improvviso ai tuoi strilli;
vedevo la tua testa bionda apparire
da dietro una macchia di mirtilli...

Era un mattino di settembre, in un bosco.
O forse è stato un sogno anche quello...
E s'era vero, anch'esso ora è morto.
Ma se fu un sogno, fu un sogno pur bello.
*********
(SCHERZO E FINALE)

3 commenti:

Rose ha detto...

Hai trovato persino la figliolina di Diego Valeri! Francesca, mi inchino!

Buona uva. Oggi ho colto un bel po' di fichi... slurp!

Buonanotte!

Francesca Vicedomini ha detto...

Il fico del mio orto, per la parte che sporge in strada, è completamente senza fichi, chissà perchè....buon riciccio piovoso?

Rose ha detto...

Ero troppo a Sud per arrivarci... ach, mi hanno preceduto (ma avrei chiesto il permesso)! ;)