Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 11 settembre 2013

Nessuno di Salvatore Quasimodo

Charles Sprague Pearce*1896
Io sono forse un fanciullo
che ha paura dei morti,
ma che la morte chiama
perché lo sciolga da tutte le creature:
i bambini, l'albero, gli insetti;
da ogni cosa che ha cuore di tristezza.

Perche' non ha piu doni
e le strade son buie,
e più non c'e' nessuno
che sappia farlo piangere
vicino a te, Signore.
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A tutti quelli che abbiamo perso in tutti gli 11 settembre
della Storia. ♥
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L'uomo malvagio/parla con bocca menzognera,/macchìna disegni perversi /suscita continuamente discordie:/perciò la sua rovina verrà all'improvviso,/in un attimo sarà annientato e non ci sarà rimedio". La Bibbia. Proverbi 6, 12-15

3 commenti:

Rose ha detto...

Perché il Signore è l'unico a non avere un cuore di tristezza, l'unico a consolare.

Bellissimo Quasimodo e bellissima l'immagine. Un abbraccio.

annamaria ha detto...

sono parole calde che penetrano la scorza dura dell'anima, parole dolci che riempiono e fanno sperare.
"poesieinsmalto"

Francesca Vicedomini ha detto...

Quanti bambini "gassati" dovremo vedere ancora, Auschwitz è così vicino?