Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 21 settembre 2013

Ti amai di Aleksàndr Puškin

Alexander Andrejewitsch Iwanow*Vittoria Marini*1850
Ti amai, anche se forse
ancora non è spento del
tutto l’amore.
Ma se per te non è più tormento
voglio che nulla ti addolori.
Senza speranza, geloso,
ti ho amata nel silenzio e soffrivo,
teneramente ti ho amata come
-Dio voglia- un altro possa amarti.

4 commenti:

Rose ha detto...

Ci sono troppi forse in situazioni come queste. Credo che fino a che la fine di un amore non sia certa, si continui a sperare. E se c'è speranza, gli auguri di felicità fatti all'altro perché trovi un nuovo amore sono pure formalità. Ma se per te non è più tormento
voglio che nulla ti addolori
: ecco, questo, secondo me, è molto più vero e più sincero.

La ragazza mi ricorda una mia conoscente: incredibile quanto le somigli!

Un saluto sabatello. Buona domenica!

Francesca Vicedomini ha detto...

Abbiamo avuto tutte un pittore che ci ha fatto un ritratto?? Ho anch'io un quadro in cui assomiglio alla donna, almeno quando avevo i capelli più lunghi...buon ultimissimo scorcio estivo..(per fortuna non piove...)

Rose ha detto...

Che bello: mi piacerebbe vederlo!

Francesca Vicedomini ha detto...

Appena ho la poesia giusta, vedrai l'opera d'arte e la sua umile modella (che non sono io, mannaggia....)