Fernand Khnopff |
nulla più tetro di quel cielo morto
che disfaceva per il nudo orto
l’anima sua bianchissima e leggera.
Maternamente coronò la sera
l’offerta pura e il muto cuore assorto
in ricevere il tenero conforto
quasi nova fiorisse primavera.
Ma poi che l’alba insidiò co’ ’l lieve
gesto la notte e, per l’usata via,
sorrisa venne di sua luce chiara,
parve celato come in una bara
l’orto sopito di melanconia
nella tetra dolcezza della neve.
(Le aureole*1905)
6 commenti:
Non perché siano importanti le parole che scrivo, ma mi piace passare qui a leggere le poesie, a guardare qualche opera "a colori" e a salutare... se il computer vive di vita propria e mi rimanda messaggi inquietanti sul troppo tempo che il servizio impiega a rispondere - e poi non registra i miei post - non è colpa mia: posso solo ritentare sperando di essere più fortunata.
In altre parole, se il computer funziona non vi libererete di me. :|
Mi straccia il cuore. Quattordici versi non sistemati secondo i canoni per un sonetto "bianchissimo e leggero" come l'anima di Corazzini (non riesco a staccare la poesia dalla persona: non con tutti mi capita).
Buon venere!
Liberarci di te???? Mai e poi mai, colonna portante di questo blog!
Raffreddatissima ti saluto!
Riguardati, Francesca! Latte e cognac, eucalipto, un letto caldo caldo, fazzolettini morbidi. Accidenti ai Rhinovirus.
E la colonna, anzi, le intere fondamenta, le pareti di fondo, il tetto, il giardino, l'arredamento e l'anima del blog sei tu e rimani tu (e a me va benissimo!:) ), anche se sei raffreddata.
Qui vige la democrazia, e tutti noi apportiamo qualcosa al blog, in verità che ne sarebbe di me e di queste povere poesie se nessuno leggesse e commentasse?
Il raffreddore è al culmine, il farmacista è partito per la settimana bianca subito dopo che sono uscita io...
Il suo blog è molto interessante, io sono tra i lettori silenziosi... R.B.
Grazie Rosanna! Preziosissima lettrice.
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