Andrew Newell Wyeth |
i boschi si schiantavano nel buio, i colli rimbombavano,
i venti fugavano i campi come bestiame sotto la finestra
neri cavalieri ondeggianti nell'accecante pioggia
finchè spuntò il giorno; allora sotto un cielo arancio
i colli avevano trovato una nuova posizione, e il vento
brandiva un lampo di lama, luminoso di smeraldo,
che si fletteva come il cristallino di un occhio folle.
A mezzogiorno salii lungo il lato della casa fino
alla porta della carbonaia. Una volta osai alzare lo sguardo -
nell'assalto del vento che mi incideva le pupille
la tenda dei colli tambureggiava e tendeva lo strallo,
e i campi tremavano, la linea del cielo era una smorfia,
per sbattere da un secondo all'altro e svanire con un
rumore d'ala:
il vento trascinò lontano una gazza e un gabbiano dal dorso
nero si piegò come una sbarra di ferro, piano. La casa
risuonava come una verde coppa di fine cristallo alla nota
che potrebbe frantumarla da un secondo all'altro. Adesso
il vento trascinò lontano una gazza e un gabbiano dal dorso
nero si piegò come una sbarra di ferro, piano. La casa
risuonava come una verde coppa di fine cristallo alla nota
che potrebbe frantumarla da un secondo all'altro. Adesso
sprofondati nelle poltrone, davanti al grande fuoco, ci
stringiamo
forte il cuore e non sappiamo stare con un libro, o un
forte il cuore e non sappiamo stare con un libro, o un
pensiero,
o vicini. Guardiamo la vampa del fuoco
e pare che le radici della casa si muovano, ma restiamo seduti
a guardare la finestra che freme di entrare,
a sentire le pietre che gridano sotto gli orizzonti.
o vicini. Guardiamo la vampa del fuoco
e pare che le radici della casa si muovano, ma restiamo seduti
a guardare la finestra che freme di entrare,
a sentire le pietre che gridano sotto gli orizzonti.
(Il falco nella pioggia*1957*Trad. Nicola Gardini)
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WIND
This house has been far out at sea all night,
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WIND
This house has been far out at sea all night,
The woods crashing through darkness, the booming hills,
Winds stampeding the fields under the window
Floundering black astride and blinding wet
Till day rose; then under an orange sky
The hills had new places, and wind wielded
Blade-light, luminous black and emerald,
Flexing like the lens of a mad eye.
At noon I scaled along the house-side as far as
The coal-house door. I dared once to look up -
Through the brunt wind that dented the balls of my
eyes
The tent of the hills drummed and strained its guyrope,
The fields quivering, the skyline a grimace,
At any second to bang and vanish with a flap:
The wind flung a magpie away and a black-
Back gull bent like an iron bar slowly. The house
Rang like some fine green goblet in the note
That any second would shatter it. Now deep
In chairs, in front of the great fire, we grip
Our hearts and cannot entertain book, thought,
Or each other. We watch the fire blazing,
And feel the roots of the house move, but sit on,
Seeing the window tremble to come in,
Hearing the stones cry out under the horizons.
(The Hawk in the Rain*1957)
2 commenti:
P.S. Il computer fa i capricci: non so se sono riuscita a inviare qualcosa o no... :S
Questo è tutto quello che è arrivato Rose...buon soba..
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