Charles Courtney Curran*1922 |
Accoccolato tra le pervinche
sfuggi
la furia ansante dei cavalli
e l'urlo
dei cani al sole.
Tu sei come il ramarro verde e azzurro
che del proprio rumore si spaura
e hai cari
questi ciliegi appena in fiore, quasi
senz'ombra.
Tenui
profili di colline alle tue ciglia:
e all'orecchio
così curvo sull'erica riarsa
a quando a quando il rombo
dei puledri lanciati per la piana.
II
Con le farfalle raso terra
esitavi
al fiorire della ginestra:
e ad un tratto
enormi ali ti dà
quest'ombra trasvolante in rombo.
Ora ridi,
acciaio splendido,
all'ombroso
imbizzarrirsi dei cavalli, al pavido
balzare delle lepri fra i narcisi.
III
Indugiano
carezze non date
fra le dita dei peschi
e gli sguardi
d'amore che mai non avemmo
s'appendono alle glicini sui ponti –
Ma il fiume
è densa furia d'acque senza creste, nel grembo
porta profondi visi di montagne:
e all'immenso
svolto dei boschi trova lieve il vento,
tocca le fresche nuvole
d'aprile.
***
28 aprile 1937
***
(PAROLE*1939)
4 commenti:
Molte presenze, in questa brughiera. Leggendo, me le sono figurate nella mente.
Meno caldo, oggi, e un po' nuvoloso.
Buona notte!
Buon 25 aprile, sembra dimenticato quest'anno no????
Tanto azzurro e tanto giallo, le fresche nuvole d'aprile
chissà cosa ci sarà al di sotto della roccia, a cui la ragazza di aggrappa per guardare...
Buon 25 aprile!
Di sicuro faceva più caldo Juliet....buon 25 Aprile...
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