Hans Makart*Fauno e ninfa ovvero Pan e Flora |
tafani a schiera con asini a tresca,
ragghiando forte, perché non v’incresca,
quanti ne sono in Perosa o Bevagna;
con birri romaneschi di Campagna
e ciaschedun di pugna sì vi mesca:
e, quando questo a gioco non rïesca,
restori i marri de’ pian de Romagna.
Per danzatori vi do vegli armini,
una campana, la qual peggio sona,
stormento sia a voi, e non refini.
E quel che ’n millantar sì largo dona,
en ira vegna de li soi vicini,
perché di cotal gente sì ragiona.
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(Risposta per contrarî ai sonetti de' mesi di Folgore da San Geminiano)
5 commenti:
il suo commento mi ha lasciato alquanto basita..
non ho bisogno della sua preoccupazione..
evidentemente non sa cosa vuol dire soffrire..
io soffro e non ho pudore a parlarne..
è il mio spazio..
purtroppo lei in maniera ingannevole pubblica poesie..
... quel che si dice rispondere per le rime!
Buon 5 aprile, soba pieno!
In quanto a sofferenza ognuno credimi porta la sua croce..e io non sono più molto giovane quindi la mia parte l'ho avuta.
Il tuo è un blog molto più "difficile" del mio sicuramente, io uso altri spazi per i miei problemi, forse chi inganna meno sono io.
Ti saluto!
Ciao Rose, pioggia pioggia e pioggia buon venerdì...con piccolo incidente domestico.
non era soddisfatta di rispondere sul mio blog?
e dire che sono venuta per caso!
è proprio una grande falsa..
non ho mai visto una che si preoccupa perchè vuol farmi un complimento..
e quello'stammi bene'finale al mio blog era così sarcastico..
se se lo avesse risparmiato avrebbe fatto una figura più dignitosa!..
addio
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