Pisanello*Ritratto di una principessa d'Este |
in abito leggiadro e gentilesco,
con gli occhi vaghi e col cianciar donnesco
lacci tendea, da lei prima tessuti
de' suoi biondi capei crespi e soluti
al vento lieve, in prato verde e fresco,
una angiolella; a' quai giungeva vesco
tenace Amor, e ami aspri e acuti.
Da' quai, chi v'incappava lei mirando,
invan tentava poi lo svilupparsi,
tant'era l'artificio che i teneva.
E io lo so, che me di me fidando
più che 'l dovere, infra e lacciuoli sparsi
fui preso da virtù ch'io non vedeva.
Da' quai, chi v'incappava lei mirando,
invan tentava poi lo svilupparsi,
tant'era l'artificio che i teneva.
E io lo so, che me di me fidando
più che 'l dovere, infra e lacciuoli sparsi
fui preso da virtù ch'io non vedeva.
(Rime)
2 commenti:
E Giovanni fu preso dal lacciolo! Ma forse non gli dispiacque troppo.
La Principessa D'Este è elegante e variopinta, ma che testona grossa! :S
Un caldo da svenire.
Buon martì.
Forse era idrocefala, ma all'epoca non ci facevano caso...
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