Julien Bastien LePage 1881 |
in ramo si raccoglie
come un uccello al vento:
e un lamento di foglie
mesce con un richiamo
di piogge, di fontane
e d’ombre. Il pianto
vaga in aria a lontane
solitudini, oscilla
di villa in villa,
e scolora ogni fronda.
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Quando, o pastore, a’ culmini biancheggiottobre e i tordi calino ai ginepri,
tu i pascoli saluti ove le lepri
danzano e aduni le tue sparse greggi.
Un mattino, su l'aia, in fra i castagni
già soffusi di un primo ombreggiar d'oro,
un carro appronti ed un caval imbrigli;
entro quel poni, del tuo cane a' lagni,
quanto t'avanza modico tesoro
di grano, e i rami e gli umili giacigli,
e al colmo adagi i piccoletti figli.
E vai...; e un pianger di randagia squilla
su le tue greggi e lor cammino oscilla,
che al destin par, de la tua vita, echeggi.
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SONETTI E POEMI
2 commenti:
"entro quel poni..."
e io a chiedermi: "Ma c'erano già i poni? I cavallini piccoli?"
Ma sarò scema!
Buona domenica!
Ma lo sai che me lo sono chiesto anch'io che ci stessero a fare i pony? Siccome nel verso di sopra parlava di cavalli, sono andata subito a parare lì! XD Sono scema anch'io! XD
Buona night!
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