Gabriel Cornelius Ritter von Max*1895 |
Ferme sull’ali nel profondo ciel,
E il sol d’ottobre tepido
Albeggia e rompe della nebbia il vel.
Caldo di vita un alito
Sale fumando dall’arato pian;
Muoio: Cantan le allodole
E le giovenche muggon da lontan.
La vostra lieta porpora,
Roselline d’inverno, io non vedrò;
Le carni mie si sfasciano...
Domani al mio balcon non tornerò.
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Quando cadran le foglie e tu verraiA cercar la mia croce in camposanto
In un cantuccio la ritroverai
E molti fior le saran nati accanto.
Cògli allor tu pe’ tuoi biondi capelli
I fiori nati dal mio cor: son quelli
I canti che pensai ma che non scrissi,
Le parole d’amor che non ti dissi.
POSTUMA
3 commenti:
O mamma, è tristissima! :(
Un abbraccio affettuoso e un saluto anche agli animali! Qui sole, oggi: che bello, il sole di ottobre.
Buon venerdì!
E ma Stecchetti/Guerrini era un burlone e un provocatore...gli animaletti ricambiano, oggi è San Luca (la famosa estate di San Luca) fa sempre bello e caldo, lo so per certo, perchè oggi si festeggia un compleanno in famiglia e in tanti anni non ha piovuto o fatto freddo. Mai.
Buon w.e.
Sì, mi ricordo che avevi accennato a San Luca e al tempo costantemente bello.... sono contenta di aver passato anche questo giorno in vostra gradevolissima compagnia!
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