Raffaele Faccioli*Viaggio triste*1882 |
Il treno più leggero, senza rumore, forse
l'impatto della neve.
Batteva dentro il fiato, la guardia di frontiera,
guanto su guanto il nome della città straniera.
Erano nomi e nomi d'un mondo che perdeva
la ragione del nome. Era finito il male,
finita la ragione d'avere il proprio nome.
E ne restava un bianco impresso di parole
senza pronuncia o voce.
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POESIE D'AMORE
2 commenti:
In viaggio verso un diverso destino. Silenziosi e fiduciosi. C'è da sperare che ogni viaggio possa svolgersi così.
Buona serata!
Con la speranza...buona notte!
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