Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 4 febbraio 2014

Poveri di Paolo Buzzi

John Singer Sargent*Lady Sassoon*1907
(Vecchia Piazza della Scala)
Tre poveri, 
e sono vecchi e sono in cenci 
e l'inverno morde rabbioso, 
guardano un cielo nero che promette la neve... 
Han tutti e tre la febbre: 
i lor denti battono in tempo co' lor cuori. 
Appoggiano le schiene curve sfinite 
al muro d'un Teatro che sfolgora di luci. 
Dalle carrozze scendon le dame coi piedi di fata: 
le pellicce han fruscii di bestie vive nei boschi. 
Entran nel luogo d'oro... 
Vampa d'estate dalla porta 
che subito si chiude. 
- Che ci starà qui dentro ? -
Mai non videro vivere i fatti e i canti degli uomini 
nella cornice d'un Teatro. Vengono di lontano: 
non seppero che scene di nevi e di mari e di vulcani 
e le musiche pazze dell'anima e del cielo: 
e ne goderono. Oggi hanno solo fame... 
Girano i cocchi intorno, spavaldi i cocchieri scintillano 
dalle tube nerissime dove la notte accesa si specchia. 
Una corda di frusta, 
roteando, 
ha toccati i tre visi d'un colpo. 
Sorridono, que' vecchi. 
La frusta allegra toccò senza far male... 
Poi, nulla non potendo dividere, dividono - per ore -
i fiati ancora caldi 
sulle mani tremanti, l'un dell'altro, a vicenda; 
guardando la neve che appresta 
il bel tappeto bianco  
alle carrozze di ritorno. Oh rulleranno lunge, 
senza scosse e rumori, piene di dame in sonno 
e l'odore di fiori!..   

Quegli, andran per le vie: 
le vie solitarie, senza cani, 
a far l'orme sull'orme, l'orme con le dita.
***********
AEROPLANI*1908

3 commenti:

Rose ha detto...

Poveri davvero. Sembra una fiaba.

Buonanotte. Tarda!

Francesca Vicedomini ha detto...

Fiaba senza bel finale credo...

Rose ha detto...

Infatti. :(