Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche, assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava e fa scaturire i figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel.
Da me fuggivano gli uccelli e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma, come una freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.
Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza! Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane, e la fatica rimane, e il dolore infinito.
il dipinto è di Berthe Morisot
domenica 11 febbraio 2007
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