Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 24 settembre 2007

La casa tanto amata LXXI di Antonio Machado

Dyonnes
La casa tanto amata
dove abitava lei,
su un mucchio di macerie rovinata
o distrutta, indica scardinata
quella nera e tarlata
impalcatura di legno.
La luna sta volgendo
la sua chiara luce in sogni d'argento
alle finestre. Mal vestito e triste
vado a passeggio per la vecchia strada.
***
La casa tan querida
donde habitaba ella,
sobre un montòn de escombros arruinada
o derruida, ensena
el negro y carcomido
maltrabado esqueleto de madera.
La luna està vertiendo
su clara luz en suenos que platea
en la ventanas. Mal vestido y triste
voy caminando por la calle vieja.

3 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

Confesso che questa che scopersi credo,alle medie,è la mia preferita, mi provoca sempre un brivido.
E buona serata a te mia cara Alice.

Anonimo ha detto...

''La luna sta volgendo
la sua chiara luce in sogni d'argento
alle finestre. Mal vestito e triste
vado a passeggio per la vecchia strada.'' ..hai perfettamente ragione, e credo sia proprio quella semplicità nei versi che provoca quel brivido ancora dalle medie!

''Amaro camminare, perchè pesa
il cammino sul cuore. Il vento freddo,

e la notte che giunge, e l'amarezza
della distanza...Sul cammino bianco,
alberi che nereggiano stecchiti;

sopra i monti lontani sangue ed oro...'' ..e questi sono versi dalla poesia che citavo nel commento precedente ;-)

ciao!

Francesca Vicedomini ha detto...

Scopersi? Nuova declinazione?
Santa ignoranza!!!