Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 6 gennaio 2008

Sul tempo di Kahlil Gibran

Adorazione dei Magi di Leyendecker
E un astronomo disse:
Maestro Parlaci del Tempo.
E lui rispose:
Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso.
Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso del
vostro spirito secondo le ore e le stagioni.
Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva
e guardarlo fluire.
Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di
oggi.
E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora quieto entro i
confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello
spazio.
Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è sconfinata?
E chi non sente che questo autentico amore, benché sconfinato, è
racchiuso nel centro del proprio essere, e non passa da pensiero
d'amore a pensiero d'amore, né da atto d'amore ad atto d'amore?
E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto?
Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, fate che
ogni stagione racchiuda tutte le altre,
E che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con
l'attesa.
(Nell'anniversario della nascita 6 gennaio 1883)

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