Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 2 aprile 2010

Il pianto della Madonna di Angiolo Silvio Novaro

Hans Von Tubingen Con le lacrime, con che duolo
contempli il tuo Figliuolo
che mano feroce
costrinse alla croce!
Con che cuore, ohimè, lo vedi,
trafitto nei polsi e nei piedi
e ferito di punta e di lancia,
livido il petto, livida la guancia!
E ti stringi col seno e i ginocchi
al sacrosanto legno,
e piangi, piangi senza ritegno
e sul tuo disfatto viso
cola il sangue dell'ucciso!
Afentre la terra trema
e il sole viene meno
accoglilo sul seno,
bacialo piano piano
sul costato e sulla mano
e sulle palpebre chiuse
il Diletto che il sangue effuse:
e poi lascia che i pietosi
l'ungano con , oli odorosi
e riceva a notte oscura
furtiva sepoltura!

2 commenti:

Paola ha detto...

Tanti cari auguri di una Pasqua serena. Ti abbraccio

Francesca Vicedomini ha detto...

Sempre di corsa cara Paola, due minuti qui e poi via....un abbraccio fortissimo e una Pasqua serena anche a te e famiglia.