Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 11 febbraio 2014

Al confine di Alfonso Gatto

Raffaele Faccioli*Viaggio triste*1882
Graniva sull'implume grigio del cielo l'alba.
Il treno più leggero, senza rumore, forse
l'impatto della neve.
Batteva dentro il fiato, la guardia di frontiera,
guanto su guanto il nome della città straniera.
Erano nomi e nomi d'un mondo che perdeva
la ragione del nome. Era finito il male,
finita la ragione d'avere il proprio nome.
E ne restava un bianco impresso di parole
senza pronuncia o voce.
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POESIE D'AMORE

2 commenti:

Rose ha detto...

In viaggio verso un diverso destino. Silenziosi e fiduciosi. C'è da sperare che ogni viaggio possa svolgersi così.

Buona serata!

Francesca Vicedomini ha detto...

Con la speranza...buona notte!