Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 11 maggio 2008

Vergine Madre, figlia del tuo figlio di Dante Alighieri

Raffaello Sanzio*Madonna della Seggiola
Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobili tasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuoi grazia e a te non ricorre
sua distanza vuol volar sanz'ali.
(Festa della mamma 2008)

sabato 10 maggio 2008

In mattini come questi di Emily Dickinson

Dante Gabriel Rossetti
In mattini come questi - ci separammo -
In meriggi come questi - lei s'innalzò -
Esitante dapprima - poi più sicura
Verso il suo giusto riposo.
Mai niente ne accennò -

Non era cosa per me -
Lei - era muta dall'estasi -
Io - dall'angoscia -
Finché - sul far della sera

Qualcuno tirò le tende -
Subito! Un più intenso fruscio!
E quel fanello volò!

lunedì 5 maggio 2008

Arrivederci fratello mare di Nazim Hikmet

Arcadio Fondevila
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po' di speranza
eccoci un po' di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.

domenica 4 maggio 2008

Amleto Atto III Scena I di William Shakespeare

Hamlet/A.M.Mucha Essere, o non essere...questo è il nodo:
se sia più nobil animo
sopportar le fiondate e le frecciate
d'una sorte oltraggiosa,
o armarsi contro un mare di sciagure,
e contrastandole finir con esse.
Morire... addormentarsi: nulla più.
E con un sonno dirsi di por fine
alle doglie del cuore e ai mille mali
che da natura eredita la carne.
Questa è la conclusione
che dovremmo augurarci a mani giunte.
Morir... dormire, e poi sognare, forse...
Già, ma qui si dismaga l'intelletto:
perché dentro quel sonno della morte
quali sogni ci possono venire,
quando ci fossimo scrollati via
da questo nostro fastidioso involucro?
Ecco il pensiero che deve arrestarci.
Ecco il dubbio che fa così longevo
il nostro vivere in tal miseria.
Se no, chi s'indurrebbe a sopportare
le frustate e i malanni della vita,
le angherie dei tiranni,
il borioso linguaggio dei superbi,
le pene dell'amore disprezzato,
le remore nell'applicar le leggi,
l'arroganza dei pubblici poteri,
gli oltraggi fatti dagli immeritevoli
al merito paziente,
quand'uno, di sua mano, d'un solo colpo
potrebbe firmar subito alla vita
la quietanza, sul filo d'un pugnale?
E chi vorrebbe trascinarsi dietro
questi fardelli, e gemere e sudare
sotto il peso d'un'esistenza grama,
se il timore di un "che" dopo la morte
- quella regione oscura, inesplorata,
dai cui confini non v'è viaggiatore
che ritorni - non intrigasse tanto
la volontà, da indurci a sopportare
quei mali che già abbiamo,
piuttosto che a volar, nell'aldilà,
incontro ad altri mali sconosciuti?
Ed è così che la nostra coscienza
ci fa vili; è così che si scolora
al pallido riflesso del pensiero
il nativo colore del coraggio,
ed alte imprese e di grande momento,
a cagione di questo, si disviano
e perdono anche il nome dell'azione.
Atto III
Scena I

sabato 3 maggio 2008

Vivi la vita di Madre Teresa di Calcutta

Borrani
Vivi la vita
La vita è un'opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un'avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.
Madre Teresa

venerdì 2 maggio 2008

Primo ricordo di Rafael Alberti

McNair/Il sonno della principessa
"Passeggiava con l'abbandono di giglio che mediti,
o quasi d'uccello che sappia di dover nascere.
Senza vedersi si guardava in una luna a cui il sogno faceva da
specchio,
in un silenzio di neve che innalzava i passi.
Affacciata a un silenzio.
Era anteriore all'arpa, alle parole, alla pioggia.
Non sapeva.
Bianca alunna dell'aria,
tremava con le stelle, con il fiore e con gli alberi.
Il suo stelo, la verde sua cintura.
Con le mie stelle
che, di tutto ignoranti,
per scavar nei suoi occhi due lagune
lei in due mari annegarono.
E ricordo...
niente più: morta, sparire. "

giovedì 1 maggio 2008

La partenza di Guillaume Apollinaire

Dosso Dossi
E i loro volti erano pallidi
Spezzati i loro singhiozzi.
Come la neve dai petali puri
O le tue mani sui miei baci
Cadevano le foglie autunnali.