Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 18 aprile 2015

Rime da La Vita Nuova di Dante Alighieri

Andrea Mantegna/Barbara Gonzaga
Camera degli Sposi detail
A ciascun'alma presa e gentil core
nel cui cospetto ven lo dir presente,
in ciò che mi rescrivan suo parvente,
salute in lor segnor, cioè Amore.
   Già eran quasi che atterzate l'ore
del tempo che onne stella n'è lucente,
quando m'apparve Amor subitamente,
cui essenza membrar mi dà orrore.
   Allegro mi sembrava Amor tenendo
meo core in mano, e ne le braccia avea
madonna involta in una drappo dormendo.
Poi la svegliava, e d'esto core ardendo
lei paventosa umilmente pascea:
appresso gir lo ne vedea piangendo.VITA NUOVA III
***
Ne li occhi porta la mia donna Amore,
per che si fa gentil ciò ch’ella mira;
ov’ella passa, ogn’om ver lei si gira,
e cui saluta fa tremar lo core,
   sì che, bassando il viso, tutto smore,
e d’ogni suo difetto allor sospira:
fugge dinanzi a lei superbia ed ira.
Aiutatemi, donne, farle onore.
   Ogne dolcezza, ogne pensero umile
nasce nel core a chi parlar la sente,
ond’è laudato chi prima la vide.
 Quel ch’ella par quando un poco sorride,
non si pò dicer né tenere a mente,
sì è novo miracolo e gentile.VITA NUOVA XVII

venerdì 17 aprile 2015

Versi di Alcmane

Sir Lawrence Alma Tadema
Questo dono delle dolci Muse
rivelò al mondo Megalostrata, la bionda,
benedetta tra tutte le ragazze.

Al comando d'Afrodite, Eros si ripete:
rinfocola il mio cuore, dolce ondata.

Afrodite non c'entra. E' quel mariuolo d'Eros.
Si diverte, da monello. Viene giù, in punta
di fiori (non toccarmeli troppo, veh!)

A te la mia preghiera. T'offro
questo serto d' elicriso
e di cìpero squisito.

Basta ! Ah ragazze, gole di miele, voci celestiali,
mi cedono le ossa! Bello, bello farmi Cerìlo,
che plana con le alcioni sull'onda che fiorisce,
cuore chiaro, sacre piume, riverbero di mare.

giovedì 16 aprile 2015

Ritorni dell'amore come era di Rafael Alberti

Angelo Dall'Oca Bianca/Stelle cadenti 1913
A quel tempo eri bionda e grande,
solida spuma ardente ed elevata.
Parevi un corpo staccatosi
dai centri del sole, lasciato
da un colpo di mare sulla sabbia.

Tutto era fuoco a quel tempo. Bruciava
intorno a te la spiaggia. A rutilanti
vetri di luce erano ridotte
le alghe, i molluschi, le pietre
che le ondate spingevano contro di te.

Tutto era fuoco, fulmine, palpito
d'onda calda in te. Se era una mano
che osava o le labbra, cieche braci
volando fischiavano nell'aria.
Tempo incendiato, sogno consumato.

Io mi rotolai nella tua spuma a quel tempo.
*
Ritorni della vita lontana

mercoledì 15 aprile 2015

Ma io merito quella fiducia affascinante? di Robert Walser

Ralph Wormsley Curtis -View at Venice
Ma io merito quella fiducia affascinante?
Lei mi giudica l’uomo migliore del mondo.
Le è impossibile non fare su di me affidamento costante,
le urge dagli occhi chiari
la brama di considerarmi il suo tesoruccio.
O Dio, sta’ a vedere che mi vien fuori
quasi un sonetto, e mi dà un brivido agghiacciante
la fortuna di piacere a lei, a cui non ho mai detto
quanto la desidero col cuore stretto
sui cuscini morbidi del mio oscuro letto.
Per amor dei quattrini
sui giornali ho dovuto pubblicare
parecchi articoli buoni e carini.
Lei, che mi giudica il migliore,
nemmeno una volta l’ho potuta ancora baciare,
lei aspetta, aspetta,
come se ci fosse tra noi un’intesa non detta,
ci ha trovati tutti e due dello stare insieme defraudati,
e siamo due estranei…

per non parlare poi di baci. Preferisco terminare questa poesia in prosa. Qualche persona sensibile lo troverà magari forzato, ma non può essere così, perché mi ricordo che […] di tanto in tanto succede anche a poeti notoriamente eccellenti [… …]
***
Walser nacque il 15 aprile 1878

martedì 14 aprile 2015

Amore di Vladimir Majakovskij

Frederick Childe Hassam
Una ragazza spaventata s’avvolgeva nella palude,
si diffondevano lugubri i motivi delle rane,
sui binari s'agitava qualcuno dai capelli rossi,
e rimbrottando passavano le locomotive coi boccoli.

Su coppie di nubi attraverso il delirio solare,
incalzava la foga di una  mazurca d'aria,
ed ecco io, torrido marciapiede di luglio,
mentre una donna getta baci come cicche!

Abbandonate le città, stupida gente!
Andate nudi a versare al solleone
vini ubriachi negli otri-petti,
pioggia-baci sulle braci-guance.
*
Vladimir è morto il 14 aprile del 1930

lunedì 13 aprile 2015

Poesia di Seamus Heaney

Jean-Gabriel Domergue
A Marie

Amore, perfezionerò per te il bambino
che nel mio cervello con diligenza si trastulla
scavando con una vanga pesante e ammassando zolle
o sguazzando nel fango in un profondo canale.

Ogni anno seminavo il mio giardino lungo un metro.
Toglievo uno strato di zolle per erigere il muro
che escludesse la scrofa e la gallina becchettante.
Ogni anno, facendole entrare, le zolle cadevano.

O nella melma risucchiante diguazzavo
con gioia per arginare il flusso del canale,
ma sempre i miei spalti di argilla e poltiglia
cedevano sotto le crescenti piogge autunnali.

Amore, perfezionerai per me questo bambino
i cui piccoli limiti imperfetti cederebbero sempre:
entro nuovi limiti adesso, ordina il mondo
dentro le nostre mura, dentro il nostro anello d’ oro.
***
Morte di un naturalista
*
Seamus Heaney nacque il 13 aprile del 1939

domenica 12 aprile 2015

Da Demetrio e Antigono di Pietro Metastasio

Antoine Pesne-Anna KarolinaOrzelska/1730
E' la fede degli amanti
come l'araba fenice:
che vi sia, ciascun lo dice;
dove sia, nessun lo sa.
   Se tu sai dov'ha ricetto,
dove muore e torna in vita,
me l'addita, e ti prometto
di serbar la fedeltà.DEMETRIO 1731
*
Perché due cori insieme
sempre non leghi, Amore?
E, quando sciogli un core,
l'altro non sciogli ancor?
   A chi non vuoi contento,
perchè lasciar la speme
per barbaro alimento
d'un infelice ardor?
ANTIGONO 1743
***
Metastasio è morto il 12 aprile 1782