Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 28 febbraio 2015

Simone e Giovanna di Mario Luzi

Jean Jacques Henner
Così si ripresenta lei profana
tra sogno e insonnia
del lungo dormiveglia,
così la riesuma la memoria
o il desiderio la balestra.
Viene, quasi gliela sospinge incontro
dal fondo delle sue verdi navate
una frusciante primavera
                                 e lei,
dentro, perduta,
                                 avanza
a stento e con pazienza
nel folto controvento
però non lo raggiunge,
                                 le si oppongono
erbe alte, le appare
insuperabile quel campo -
                                o invece la contrastano
invisibili avversari,
una forza millenaria
la trattiene, di contro desiderio
e disvolere, o altro strano incanto.
Nè lui le muove incontro

o le facilita il cammino.
Il cuore resta colmo
della sua mancanza.
Fino a quando? fino a quando?
***
Mario Luzi manca da 10 anni. Dal 28 febbraio 2005.

venerdì 27 febbraio 2015

Attesa e Impressione di Christoph Wilhelm Aigner

Melancholie Enckell Magnus
ATTESA
Così lunga l'attesa
che ogni pietra
sulla spiaggia del mio villaggio
ha la forma di un cuore
pulsa nella mano
La sabbia che scorre
tra le dita
cuori sgretolati.
***
IMPRESSIONE
Sulla mia spalla vicino al collo
la pelle si inarca
Se ricordo bene
è proprio la forma della tua guancia.

giovedì 26 febbraio 2015

Faccio tutto ciò che posso di Victor Hugo

Robert Fleury
( A Juliette Drouet)

Faccio tutto ciò che posso
perché il mio amore
non ti disturbi,
ti guardo di nascosto,
ti sorrido quando non mi vedi.
Poso il mio sguardo
e la mia anima ovunque
vorrei posare i miei baci:
sui tuoi capelli,
sulla tua fronte,
sui tuoi occhi,
sulle tue labbra,
ovunque le carezze
abbiano libero accesso.
***
Hugo nacque a Besançon, il 26 febbraio 1802
da PensieriParole

mercoledì 25 febbraio 2015

Sonetto X di Vittoria Colonna

Jules Joseph Lefebvre/Vittoria Colonna
A che miseria Amor mio stato induce,
che ’l proprio sol ancor tenebre rende!
Non prima il veggio scorger, che raccende
il desio di veder mia vaga luce.
  Quanto più gemme ed or fra noi riluce,
l’inferma vista mia più se n’offende;
e se dolce armonia l’orecchia intende,
pianto e sospir alfin nel cor produce.
  S’io verde prato scorgo, trema l’alma
priva di speme, e se fior vaghi miro,
si rinverde il desir del mio bel frutto,
  che morte svelse, ed a lui grave salma
tolse in un breve e felice sospiro,
coprendo il mondo, e me d’eterno lutto.
***
Vittoria Colonna è mancata il 25 febbraio 1547
Francesco Jacovacci
L'omaggio di Michelangelo a Vittoria Colonna

martedì 24 febbraio 2015

Nell'amore e Tutta la notte io gemo di Agazia Scolastico

Augustus Jules Bouvier (1825 - 1881) - The three graces
Nell' amore non devi tu mostrarti
umile e supplichevole, ma schivo
piuttosto e riservato, il ciglio altero
e sobrio nel guardare. Ama la donna
irridere i superbi e farsi beffa
di chi troppo si lagna. E sol colui
che accoppia un cuor sensibile a fierezza
un amante perfetto è ritenuto.
***
Tutta la notte io gemo. E quando all'alba
spero di riposarmi, tutt'intorno
garriscono le rondini e nel pianto
spingono il dolce sonno. Gli occhi miei
svegli son dunque ancora, e di Rodante
nell'animo il pensiero mi ritorna.
Smettetela, pettegole gelose:
non io tagliai la lingua a Filomela.
Andate a piangere Itilo sui monti,
a lamentarvi in alto sulle rocce
presso il nido dell' upupa, lasciate
ch'io mi riposi un poco, o rondinelle.
Un sogno forse, poi, potrà venire
a pormi tra le braccia di Rodante.
*

Trad. di Michele Coco

lunedì 23 febbraio 2015

Io grido a te pietà di John Keats

Lady in a White Dress, Ferdinand Georg Waldmüller

Io grido a te pietà, pietà, amore –
sì, amore! Amore misericordioso,
non supplizio di Tantalo, ma univoco
pensiero, ed immutabile e innocente,
a viso aperto e chiaro e senza macchia!
Lascia ch’io t’abbia tutta, tutta mia!
Quella forma leggiadra, quella dolce
droga d’amore minima, il tuo bacio –
mani ed occhi divini, il caldo e bianco
lucente seno delle mille gioie;
te stessa, la tua anima, ti supplico
per pietà, dammi tutto, non escluso
un atomo di un atomo, o morrò,
o se forse vivrò, tuo miserando
servo, sarà mia vita senza scopo
nella foschia della sventura inutile –
perduto dal palato della mente
il gusto e resa l’ambizione cieca.***
Joh Keats è morto il 23 febbraio 1821

domenica 22 febbraio 2015

Credi ch'io sia fedele? di Edna S. Vincent Millay

William Strang, Bank Holiday, 1912
Credi ch’io sia fedele a una promessa?
Sono infedele, tranne che all’amore.
Se tu non fossi amabile, sarei
già fuggita a inseguire la bellezza.
Se tu non fossi ancora cibo raro
ed acqua per la mia sete piú aspra,
ti lascerei – ignoralo, ma è vero! –
e come cercai te, cercherei un altro.
   Ma come l’aria mobile tu sei,
e piú cangianti di marea i tuoi vezzi,
perciò non è un problema l’incostanza:
   non ho che da restarti sempre a fianco.
Sei cosí fatuo e folle, amore mio,
che quanto piú tradisco son sincera.***
Edna è nata il 22 febbraio 1892