Paolo Vetri*Ritratto di fanciulla |
fastoso che l'annuncia, tra le nubi
grondanti a strappi d'acqua nello sfarzo
del sole, basta un nulla che mi turbi
nel tuo passare ad altra vita quale
t'annuncia il passo e l'esitante grazia,
perch'io ne avverta il crollo. Per le scale
che salgono nel cielo, dove spazia
l'argento di Venezia scende il cupo
beccheggio della nave, la risacca
scempia s'ingorga dentro il suo dirupo.
Se ne slarga da te quel che si stacca
d'ogni dolore che più resta solo
più s'annuncia alla luce della terra:
forse, nel segno, l'improvviso volo
del colombo spaurito che s'afferra
alla ringhiera e ne rifugge e torna
con gli artigli rattratti al davanzale.
Gli occhi in allarme, il vento che frastorna
il rabbuffo spiumato, scende sale
la spossata vertigine, la stizza
dell'orgoglio deluso e deludente.
Dietro la rete a stràscico che guizza
d'abbrivi questo cànapo del niente.
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POESIE D'AMORE
2 commenti:
Sì che si avverte la delusione. :(
Buon marte, il primo di marzo!
e buon fine di Carnevale a chi l'ha vissuto!
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