Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 28 settembre 2007

Implorazione di Gabriele D'Annunzio

Josè Arburo Morell
Alcyone
Madrigali dell'estate
IMPLORAZIONE
Estate, Estate mia, non declinare!

Fa che prima nel petto il cor mi scoppi
come pomo granato a troppo ardore.
Estate, Estate, indugia a maturare
i grappoli dei tralci su per gli oppi.
Fa che il colchico dia più tardo il fiore
Forte comprimi sul tuo sen rubesto
il fin Settembre, che non sia sì lesto.
Sòffoca, Estate, fra le tue mammelle
il fabro di canestre e di tinelle.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Stupenda poesia... amo d'annunzio e considero questa poesia una delle più intense tra i tanti suoi capolavori.