Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 1 giugno 2008

Guarda, fratello, come viviamo di Pablo Neruda

Vereshchagin Io ero nel salnitro, con gli oscuri eroi,
con chi estrae neve fertilizzante e fine
dalla corteccia dura del pianeta
e strinsi con orgoglio le loro mani di terra
Essi mi dissero: - Guarda,
fratello, come viviamo.
E mi mostrarono le loro razioni
di miserabili alimenti,
l'impiantito di terra nelle case,
il sole, la polvere, le cimici
e la solitudine immensa.
Io vidi il lavoro degli scavatori,
che lasciano stampata, nel manico
di legno della pala,
tutta l'impronta delle loro mani.
Io sentii una voce che veniva
giù dal fondo stretto del pozzo
e poi di là vidi spuntare
una creatura senza volto
una maschera polverosa
di sudore, di sangue e polvere.

Nessun commento: