Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 28 giugno 2008

Morte segreta di Dario Bellezza

Hodler
Ora alla fine della tregua
tutto s'è adempiuto; vecchiaia
chiama morte e so che gioventù
è un lontano ricordo. Così
senza speranza di sapere mai
cosa stato sarei più che poeta
se non m'avesse tanta morte
dentro occluso e divorato, da me
prendo infernale commiato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

IL POETA SI E' RISVEGLIATO DA UN SONNO O RIDESTATO DA UN SOGNO ETERNO ,SI INTERROGA,MA NON TROVA NESSUNO IN GRADO DI RISPONDERE AI SUOI TORMENTATI LAMENTI,SI ACCORGE ANZI CHE IL TEMPO PER TROVARE LE RISPOSTE DESIDERATE E' STATO DIVORATO DALLA SUA ASSENZA,DAL SUO TERRIFICANTE VUOTO O DAL GELO CHE C'E' ATTORNO A SE',E AVVERTE LACERANTE LA PERCEZIONE CHE ORMAI NON C'E' PIU' NULLA DA DIRE NE' DA FARE IN QUESTA TERRA DI NESSUNO,OCCORRE TROVARE IL PROPRIO OCCASO SALUTARE FUORI DI LI',LONTANO DAGLI OCCHI OSTILI DI UNA FATUA SOCIETA' TECNOCRATICA OLIGOPOLISTA E DIVORATRICE.ERA LONTANO DALLA REALTA' DURANTE LA SUA ETERNA ASSENZA,TORNATO DAL NULLA AL NULLA SI ECLISSA SOFFRENDO.

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie!