Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 21 febbraio 2010

Arie LVIII e LIX di Pietro Metastasio

Roslin/1768 LVIII
Il mio dolor vedete;
ditele il mio dolore.
Ditele... Ah no, tacete,
non lo potrà soffrir.
Del tenero suo core
deh rispettate il duolo.
Voglio morir, ma solo
lasciatemi morir.
LIX
Come rapida si vede
onda in fiume, in aria strale,
fugge il tempo, e mai non riede
per le vie, che già passò:
e a chi perde il buon momento,
che gli offerse il tempo amico,
è castigo il pentimento,
che fuggendo ei gli lasciò.

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