Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 25 febbraio 2010

Sonetto 97 di William Shakespeare

Hendriks Come un inverno è stata la mia assenza
da te, delizia dell'anno fuggente:
geli ho patiti, giorni bui ho visti,
squallido vecchio dicembre dovunque.
Pure era questo esilio tempo estivo,
era l'autunno fecondo di frutti,
ingravidato dal lascivo aprile:
vedovi parti, defunto lo sposo.
Ma questa esuberanza a me sembrava
speranza orfana, prole senza padre,
se a te fa scorta con le sue delizie
l'estate, e senza te taccion gli uccelli,
o così tetri cantano, che inverno
le foglie pallide vicino temono.

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