Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 9 febbraio 2014

Febbraio di Boris Pasternak

Ivan Grigoriy Myasoyedov*1913
Febbraio.
Prender l'inchiostro e piangere!
Scrivere di Febbraio a singhiozzi,
finchè il tempo piovoso scrosciante
brucia come una fosca primavera.

Prendere una carrozza. Per sei soldi
fra scampanio e stridere di ruote
recarsi là dove la pioggia torrenziale
strepita più che lacrime ed inchiostro.

Dove, come pere incenerite,
dagli alberi mille cornacchie
cadranno nelle pozze rovesciando
una secca mestizia sul fondo degli occhi.

Nereggiano di sotto gli spazi disgelati,
e il vento e solcato dai gridi,
e quanto più a caso, tanto più esattamente
si compongono i versi a singhiozzi.

2 commenti:

Rose ha detto...

Sembra profetica, stando al meteo per i prossimi giorni. Cornacchie morte a parte, speriamo.

Buonanotte et bon riciche!

Francesca Vicedomini ha detto...

Però mò esagera...(la pioggia)!