Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 24 marzo 2014

Le vittime di Alfonso Gatto

Segantini*Azalee
La storia fosse scritta dalle vittime
altro sarebbe, un tempo di minuti,
di formiche incessanti che ripullulano
al nostro soffio e pure ad una ad una
vivide di tenacia, intente d'essere.

Gli inermi che si scostano al passaggio
delle divise chiedono allo sguardo
dei propri occhi la letizia ansiosa
d'essere vinti, il numero che oblia
la sua sabbia infinita nel crepuscolo.

Dei vincitori, ai ruinosi alberghi
del loro oblio, piu' nulla.
Rimane chi disparve nella sera
dell'opera compiuta, sua la mano
di tutti e il fare che e' del fare il tenero.
E' il nostro soffio che gli crede, il dubbio
di perderlo nel numero, tra noi.
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LA STORIA DELLE VITTIME
Eccidio delle Fosse Ardeatine
24 marzo 1944-24 marzo 2014

3 commenti:

Rose ha detto...

Bellissima dedica.

Vento del nord.

Buonanotte.

Francesca Vicedomini ha detto...

Doverosa!

Il vento non lo mandiamo noi...

Rose ha detto...

No, no, viene da più su! :)