Tintoretto*1570 |
che ne la Falterona dimorate,
e de le frutta, che vi so', mangiate
a riglie grand’, e non vi canti gallo.
Chiare vi son l’acque come cristallo;
or bevete, figliuoli, e restorate;
uccellar bono v’è a’ varchi, en veritate,
ché farete nel collo nervo e callo,
in quell’aire ,che dè sottile e fina:
ben stanno en Pisa più chiari i pisani,
e ’l genovese lungo la marina.
Prendere ’l mi’ consegl’i non siate vani:
arosto vi darò mésto con strina,
che ’l sentiranno i piedi con le mani.
3 commenti:
O mamma... da quanto ho capito vuol dare fuoco alle mani e ai piedi di qualcuno... è così? :S
Spiovazzatina, ma tanto ci siamo abituati!
Buon soba!
E ma lè bellina la donnina del Tintoretto eh?
Bellina sì! Ma Cenne rimane un dispettoso!
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