Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 24 giugno 2008

E crescendo impari di Anonimo

Godward*Summer flowers*1902
 E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi
cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come
gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affannosamente si insegue
credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e
che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide
da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma
preziose.......
...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un
piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una
canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il
cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei
pittori della felicità, che basta il muso del
tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi,
di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,
che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno,
e che sederti a leggere all'ombra di
un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate,
di piccole scintille allo stomaco,
di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo
si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi,
accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia,
scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo
e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono,
ricevere un messaggio inaspettato, sono piccoli attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di
scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di
amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
( Anonimo )

3 commenti:

Paola ha detto...

Leggere questa poesia mi ha dato un'indicibile emozione: sono arrivata alla fine e mi è venuto spontaneo chiedermi se non l'avevo scritta io, tanto me la sono sentita nella pelle...in effetti, in dimensioni molto ridotte, scrissi qualcosa di simile, concettualmente, tanto tanto tempo fa: è così vero, basta così poco per essere felici e invece, troppo spesso ce ne dimentichiamo.E' stato bello leggerti...anche oggi. ciao

Anonimo ha detto...

Concordo con ciò che dice Paola.
Che bello è pensare, soprattutto, che nessuno deve avere particolare privilegi per godere di singoli e semplici istanti... di fronte a questa poesia ci sentiamo tutti incredibilmente vicini, e nel nostro piccolo, fortunati.

Francesca Vicedomini ha detto...

Anche a me ha fatto lo stesso effetto. Grazie ragazze. Ciao