Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 14 luglio 2010

I puffini dell'Adriatico di Giovanni Pascoli

Rousseau Tra cielo e mare (un rigo di carmino
recide intorno l'acque marezzate)
parlano. È un'alba cerula d'estate:
non una randa in tutto quel turchino.
Pur voci reca il soffio del garbino
con ozïose e tremule risate.
Sono i puffini: su le mute ondate
pende quel chiacchiericcio mattutino.
Sembra un vociare, per la calma, fioco,
di marinai, ch'ad ora ad ora giunga
tra 'l fievole sciacquìo della risacca;
quando, stagliate dentro l'oro e il fuoco,
le paranzelle in una riga lunga
dondolano sul mar liscio di lacca.
(Myricae)

2 commenti:

Rose ha detto...

Ho cercato i puffini. Li confondevo con i puffins dei mari nordici, le cosidette pulcinelle di mare.
Ecco qui un bel puffino.
Grazie a te, Francesca, e a Pascoli che parla di fiori, di uccelli e di animali con una sapienza e una delicatezza fuori dal comune.

Francesca Vicedomini ha detto...

Rose, sei stata bravissima, a me non era venuto di cercarli i puffini pur chiedendomi come fossero...brava!