Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 16 settembre 2012

Conrad Siever di Edgar Lee Masters

Arthur John Elsley*1919
Non in quel giardino abbandonato
dove i corpi si trasformano in erba
che non nutre greggi, e in sempreverdi
che non portano frutto -
là dove lungo i sentieri ombrosi
si odon vani sospiri,
e si sognano sogni anche più vani
d'intima comunione coi morti -
ma qui sotto il melo
che amavo, vegliavo e sarchiai
con dita nodose
per lunghi, lunghi anni;
qui sotto le radici di questa vedetta del Nord
aggirarmi nel moto chimico della della vita,
nel suolo e nella carne dell'albero,
e negli epitaffi viventi
di mele più rosse!
(Trad. Fernanda Pivano)
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Not in that wasted garden
Where bodies are drawn into grass
That feeds no flocks, and into evergreens
That bear no fruit —
There where along the shaded walks
Vain sighs are heard,
And vainer dreams are dreamed
Of close communion with departed souls —
But here under the apple tree
I loved and watched and pruned
With gnarled hands
In the long, long years;
Here under the roots of this northern-spy
To move in the chemic change and circle of life,
Into the soil and into the flesh of the tree,
And into the living epitaphs
Of redder apples!

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