Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 30 ottobre 2012

Anche tu sei collina di Cesare Pavese

Dod Procter*Self portrait
Anche tu sei collina
e sentiero di sassi
e gioco nei canneti,
e conosci la vigna
che di notte tace.
Tu non dici parole.
C'è una terra che tace
e non è terra tua.
C'è un silenzio che dura
sulle piante e sui colli.
Ci son acque e campagne.
Sei un chiuso silenzio
che non cede, sei labbra
e occhi bui. Sei la vigna.
E' una terra che attende
e non dice parola.
Sono passati giorni
sotto cieli ardenti.
Tu hai giocato alle nubi.
E' una terra cattiva -
la tua fronte lo sa.
Anche questo è la vigna.
Ritroverai le nubi
e il canneto, e le voci
come un'ombra di luna.
Ritroverai parole
oltre la vita breve
e notturna dei giochi,
oltre l'infanzia accesa.
Sarà dolce tacere.
Sei la terra e la vigna.
Un acceso silenzio
brucerà la campagna
come i falò la sera.
30-31 ottobre '45
(Verrà la morte e avrà i tuoi occhi)

2 commenti:

Rose ha detto...

Mi piacciono la cadenza delle parole e le immagini che evoca.
Le vigne le ho davanti agli occhi.

Il prezzo delle cstagne è salito perché quest'anno i raccolti sono stati minori.

Buon lune sera.

Francesca Vicedomini ha detto...

Azz....
Azz...buon mercoledì in attesa della tempesta perfetta (speriamo non lo sia)