Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 20 giugno 2013

Dormono l'acque di Gabriele D'Annunzio

Hermann Jean Joseph Richir
Dormono l'acque ne 'l plenilunio di giugno; 
ritte su da la darsena le antenne stan 
come sottili fantasimi a 'l nivëo chiarore. 
Via co 'l grecale tacito navigan le nubi a fiocchi, 
migrano placidi gli sciami de' sogni 
Non senti, o Lalla, il divino odor de 'l mare? 
Non odi? 
le acque destate un fremito recano lungo; 
su 'l vento palpita un'ala di canto. 
Stanotte le sirene danzano a la luna; 
danzano, Lalla, e il canto 
- O giovini a cui ne 'l vivo cuor, 
ne le arterie tripudiano i giugni odorosi, prono è il mar, 
la notte è bella: amate! - susurra. 
Bianche le nubi perdonsi via pe' silenzî, 
migrano placidi gli sciami de' sogni. 
Non senti, o Lalla, il divino odor de 'l mare?

3 commenti:

Rose ha detto...

Lalla... nome musicale. Tutto sommato, le è andata meglio che a "Ermione"!

Aspetto qualche pioggia rinfrescante nel pineto e anche altrove.

Buon venerdì!

Francesca Vicedomini ha detto...

Pensare che a me Hermione (come dicono i british), piace molto, certo è un pò ingombrante da portare, ma vuoi mettere con le Jennifer e le Samanthe?!

Rose ha detto...

Disattenta fui: leggo adesso il tuo commento! Pardon.
No, hai ragione. Aggiungerei le Vanesse (non le farfalle, che sono bellissime).