Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 22 giugno 2013

Estate di Ardengo Soffici

John William Godward
Estate, disco bianco, bianca
Vampa,
Liquefazione d'oro,
Cembalo di silenzio sonoro
Sulla terra stanca.

Respiro infiammato, bollore
Di tetti, di giardini e d'orti,
Stupore di campi smorti
Abbandonati nell'immensità.

5 commenti:

Rose ha detto...

Niente male il soffice Ardengo!

Oggi frescolino in certi momenti.

Un saluto e un abbraccio.

Francesca Vicedomini ha detto...

La piccola Titania, ha distrutto una zanzariera ed è precipitata sulla tenda del piano di sotto. Arrivati in 10 minuti 5 gentilissimi vigili del fuoco per il recupero, per la serie come avete passato la domenica!!!
Meno male che si riciccia!

Rose ha detto...

"La piccola Titania, ha distrutto una zanzariera ed è precipitata sulla tenda del piano di sotto. Arrivati in 10 minuti 5 gentilissimi vigili del fuoco per il recupero, per la serie come avete passato la domenica!!!"


Ah ah ah! Bellissimo! Capisco il trambusto, ma questa cosa cosa fa ridere (anche perché, mi pare di capire, nessuno si è fatto male).

Buon riciccio!

Nidia ha detto...

mi sciolgo dal caldo e dalla bellezza di questi versi

Francesca Vicedomini ha detto...

ciao Nidia, grazie di essere passata.