Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 8 giugno 2013

Ruth di Giacomo Zanella

Auguste Gustave Breton*1887
Solinga nell'ardor meridïano
la campagna tacea: l'adulta spica
lieve ondeggiando nell'immenso piano
sul gracil si reggea stelo a fatica.

Non Satiri bicorni, non Silvano,
che in quest'ora atterìan la gente antica,
ma Ruth vider quest'occhi, la pudica
spigolatrice, fra il maturo grano

alta e bella passar. Si confondea
colle spighe la chioma: l'azzurrino
fiore del ciano nelle luci avea:

ma sulle guance, che celar volea
inchinandosi a terra, il porporino
fiammeggiar del papavero ridea.

2 commenti:

Rose ha detto...

E a lui molto piacea, sembra di capire! :D

Caaldo, sì! Direttamente dall'inverno all'estate.

Buonanotte e buona domenica! :)

Francesca Vicedomini ha detto...

Oggi ha rinfrescato, temporale tranquillo dopo tutto....
Buon riciccio!