Joaquin Sorolla Y Bastida*La Virgen Maria |
l’umil saluto, i piccioli mortali
scovrono il capo, curvano la fronte
Dante ed Aroldo.
Una di flauti lenta melodia
passa invisibil fra la terra e il cielo:
spiriti forse che furon, che sono
e che saranno?
Un oblio lene de la faticosa
vita, un pensoso sospirar quïete,
una soave volontà di pianto
l’anime invade.
Taccion le fiere e gli uomini e le cose,
roseo ’l tramonto ne l’azzurro sfuma,
mormoran gli alti vertici ondeggianti
Ave Maria.
(La chiesa di Polenta)
A Don Gallo!
2 commenti:
Sarò contento dell'Ave Maria che gli hai dedicato... e poi per certi versi si somigliavano, Giosuè e Don Andrea.
Bellissima la Virgen di Sorolla.
Buon venerdì: che ci porterà?
Ma cos'ha combinato il governo stavolta da far piovere così tanto????
Speriamo per il w.e.
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