Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 28 maggio 2013

Idillio di maggio di Giosuè Carducci

John Duncan
Maggio, idillio di Dante e Beatrice,
Che di tentazïoni
Le vie, d’acacie infiori la pendice,
Le case di mosconi:

Maggio, che sovra l’ossa ed i carcami
Rose educhi e vïole,
Ed al postribol de la vita chiami
Divin lenone il sole:

Con le dolci memorie e i cari affanni,
Maggio, da me che vuoi?
Le sono storie ormai di tremil’anni:
Vecchio maggio, m’annoi!

Va’, molli sonni reca e sussurranti
Ombre a pastori e cani,
A Maria fiori e litanie, briganti
De l’arsa Puglia a i piani:

Va’, da maggesi e da nidi e da fronde
Ti cantin selve e prati,
E ti bestemmi chi ne l’ossa asconde
Di Venere i peccati:

A questo tuo, che fra cortili e mura
M’irride, etico raggio,
Io tempro una canzon forte e sicura,
E te la gitto, o maggio.

Lo so: roseo fra’ tuoi molli vapori
Espero in ciel ridea,
E tra le prime stelle e i primi fiori
Ella uscí come dea.

De le vïole onde avea colmo il grembo
Gittommi; e il volto ascose,
E fuggí. Sento il suo ceruleo lembo
Sibilar tra le rose

Ancora: ancor su la sua testa bella
Soavemente inchina
Vedo tremar dal puro ciel la stella,
La stella vespertina.

E da la valle un fremito salía,
Un nembo inebrïante;
E correa per i colli un’armonia;
Ed io pensava, o Dante,

A te, quando t’arrise un verecondo
Viso tra i bianchi veli,
E tu sentivi piovere su ’l mondo
Amor da tutti i cieli.

- Come al sol novo un desio di vïola
S’apre il mio cuore a te.
La costoletta mi ritorna a gola:
Fa’ venire il caffè. -

Cosí diceami un giorno de i cortesi
Ippocàstani al rezzo.
Deh, quante dinastie di re cinesi
Passaro in questo mezzo?

Or son quell’io? e questo è quel mio cuore
Questo che in sen mi batte,
Qual procellosa l’ala del condore
Su l’alte selve intatte?

Oh come solo il mio pensiero è bello
Ne la sua forza pura!
Oh come scolorisce in faccia a quello
Questa vecchia natura!

Oh come è gretta questa mascherata
Di rose e di vïole!
Questa volta del ciel come è serrata!
Come sei smorto, o sole!

/RIME NUOVE/

3 commenti:

Rose ha detto...

Asincronia tra lo stato d'animo e il tempo di maggio.
Il Giosuè maggengo però mi piace: riesce persino a essere ironico, e in uno come lui l'umorismo è raro.

Semplicemente adorabile il Duncan: mi sono persa tra i lillà, il maggiociondolo, i vestiti chiari e colorati, le montagne blu.

Buon mercoledì!

Francesca Vicedomini ha detto...

Mercoledì misto sono uscita con i gambali di gomma e rientrata con gli stessi e un sole smagliante!!!!
Buon soba!

Rose ha detto...

Sì, si è visto un po' di sole! :)