Scena Mistica Henri Martin 1895 |
chiuso nell’ossa dei giorni cui manchi
così improvvisa – il velo di sudore
che soffoca le piazze, ove già stanchi
allentasti i tuoi passi al disamore
eterno. E ai nostri ponti, e agli atrii, e ai bianchi
archi travolti in un cielo incolore
più dell’ultimo viso, i cari fianchi
spezzati tanto giovani al ricordo
nessuno sosterrà: come la cera
se la mano stringe – come il sordo
suono del sangue, se cade la sera
che non s’appoggia più al trafitto accordo
della tua spalla crollata leggera.
1 commento:
Una malinconia che impregna ogni oggetto e ogni cellula.
Buonissimo soba! :)
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