Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 28 maggio 2007

Canto General di Pablo Neruda

al mio amico Gronde...
Pablo Neruda
CANTO GENERAL
Appena squillò la tromba,

tutto era pronto sulla terra,
e Geova divise il mondo
tra Coca-Cola Inc., Anaconda,
Ford Motors, e altre società:
la Compagnia United Fruit
si riservò la parte piú succosa,
la costa centrale della mia terra,
la dolce cintura d’America.
Ribattezzò le sue terre
“Repubbliche Banane”,
e sopra i morti addormentati,
sopra gli inquieti eroi
che conquistarono la grandezza,
la libertà e le bandiere,
instaurò l’opera buffa:
cedette antichi benefici,
regalò corone imperiali,
sguainò l’invidia,
e chiamò la dittatura delle mosche,
mosche Trujillo,
mosche Tacho,
mosche Carías,
mosche Martínez,
mosche Ubic,
mosche umide
d’umile sangue e marmellata,
mosche ubriache
che ronzano sopra le tombe popolari,
mosche da circo,
sagge mosche esperte in tirannia.
Tra le mosche sanguinarie
sbarca la Compagnia stipando di caffè e frutta
le sue navi che poi scomparvero
come vassoi con il tesoro
delle nostre terre sommerse.
Frattanto, entro gli abissi
pieni di zucchero dei porti,
cadevano indios
sepolti dal vapore del mattino:
rotola un corpo,
una cosa senza nome,
un numero caduto,
un grappolo di frutta
morta finita nel letamaio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sia ti adoro ... beso Y abrazo