è là, nel campo quindici a Musocco,
la donna emiliana da me amata
nel tempo triste della giovinezza.
Da poco fu giocata dalla morte
mentre guardava quieta il vento dell'autunno
scrollare i rami dei platani
e le foglie dalla grigia casa di periferia.
Il suo volto è ancora vivo di sorpresa,
come fu certo nell'infanzia,
fulminato per il mangiatore di fuoco
alto sul carro.
O tu che passi, spinto da altri morti,
davanti alla fossa undici sessanta,
fermati un minuto a salutare
quella che non si dolse mai
dell'uomo che qui rimane,
odiato, coi suoi versi,
uno come tanti, operaio di sogni. ù
Il dipinto è Beatrice di Redon
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