Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 25 maggio 2007

Epitaffio per Bice di Salvatore Quasimodo

EPITAFFIO PER BICE DONETTI
con gli occhi alla pioggia e agli elfi della notte,
è là, nel campo quindici a Musocco,
la donna emiliana da me amata
nel tempo triste della giovinezza.
Da poco fu giocata dalla morte
mentre guardava quieta il vento dell'autunno
scrollare i rami dei platani
e le foglie dalla grigia casa di periferia.
Il suo volto è ancora vivo di sorpresa,
come fu certo nell'infanzia,
fulminato per il mangiatore di fuoco
alto sul carro.
O tu che passi, spinto da altri morti,
davanti alla fossa undici sessanta,
fermati un minuto a salutare
quella che non si dolse mai
dell'uomo che qui rimane,
odiato, coi suoi versi,
uno come tanti, operaio di sogni. ù
Il dipinto è Beatrice di Redon

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