Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 18 maggio 2007

Compianto per Ignazio Sanchez Mejias di F.G.Lorca

Apperley*Cordobesa
I • La cornata e la morte
Alle cinque della sera.Eran le cinque in punto della sera
Un ragazzo portò il lenzuolo bianco
alle cinque della sera.
Una cesta di calce era già pronta
alle cinque della sera.
Tutto il resto era morte e solo morte
alle cinque della sera.
Le ovatte rotolarono nel vento
alle cinque della sera.
D'ossido seminati il vetro e il nichel
alle cinque della sera.
La colomba e il leopardo ecco che lottano
alle cinque della sera.
E una coscia col corno distruttore
alle cinque della sera.
Il ritmo cominciò di gravi note
alle cinque della sera.
Le campane d'arsenico e di fumo
alle cinque della sera.
Negli angoli dei gruppi silenziosi
alle cinque della sera.
E il toro solo, con il cuore in alto!
alle cinque della sera.
Quando il sudore gelido arrivò
alle cinque della sera,
quando l'arena si coprì di iodio
alle cinque della sera,
la morte mise uova nello squarcio
alle cinque della sera.
Alle cinque della sera.
Alle cinque in punto della sera.
Il suo letto è una bara con le ruote
alle cinque della sera.
Ossa e flauti risuonano al suo udito
alle cinque della sera.
Il toro gli muggiva sulla fronte
alle cinque della sera.
La stanza s'iridava d'agonia
alle cinque della sera.
Ecco, viene da lungi la cancrena
alle cinque della sera.
Tromba d'un iris nei suoi verdi inguini
alle cinque della sera.
Ardevan le ferite come soli
alle cinque della sera,
e la folla rompeva le finestre alle
cinque della sera.
Alle cinque della sera.
Ahi, terribili cinque della sera!
Eran le cinque a tutti gli orologi!
Eran le cinque all'ombra della sera!

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