Bellezza riposata dei solai
dove il rifiuto secolare dorme!
In quella tomba, tra le vane forme
di ciò ch'è stato e non sarà più mai,
bianca bella così che sussultai,
la Dama apparve nella tela enorme:
«È quella che lasciò, per infortuni,
«È quella che lasciò, per infortuni,
la casa al nonno di mio nonno... E noi
la confinammo nel solaio, poiche porta pena...
L'han veduta alcuni
lasciare il quadro; in certi noviluni
s'ode il suo passo lungo i corridoi...».
Il nostro passo diffondeva l'eco
Il nostro passo diffondeva l'eco
tra quei rottami del passato vano,
e la Marchesa dal profilo greco,
altocinta, l'un piede ignudo in mano,
si riposava all'ombra d'uno speco
arcade, sotto un bel cielo pagano.
Intorno a quella che rideva illusa
Intorno a quella che rideva illusa
nel ricco peplo, e che morì di fame,
v'era una stirpe logora e confusa:
topaie, materassi, vasellame,
lucerne, ceste, mobili: ciarpame
reietto, così caro alla mia Musa!
.............
.............
«Avvocato, non parla: che cos'ha?»
«Oh! Signorina! Penso ai casi miei,
a piccole miserie, alla città...
Sarebbe dolce restar qui, con Lei!...»
«Qui, nel solaio?...» -
«Per l'eternità!»
«Per sempre? Accetterebbe?...» -
«Accetterei!»
Tacqui. Scorgevo un atropo soletto
Tacqui. Scorgevo un atropo soletto
e prigioniero. Stavasi in riposo
alla parete: il segno spaventoso
chiuso tra l'ali ripiegate a tetto.
Come lo vellicai sul corsaletto
si librò con un ronzo lamentoso.
«Che ronzo triste!» -
«Che ronzo triste!» -
«È la Marchesa in pianto...
La Dannata sarà che porta pena...»
Nulla s'udiva che la sfinge in pena
e dalle vigne, ad ora ad ora, un canto:
O mio carino tu mi piaci tanto,
siccome piace al mar una sirena...
Un richiamo s'alzò, querulo e rôco:
Un richiamo s'alzò, querulo e rôco:
«È Maddalena inqueta che si tardi:
scendiamo; è l'ora della cena!». -
«Guardi,
guardi il tramonto, là...
Com'è di fuoco!...
Restiamo ancora un poco!» -
«Andiamo, è tardi!»
«Signorina, restiamo ancora un poco!...»
...........
...........
«Una stella!...» -
«Tre stelle!...» -
«Quattro stelle!...»
«Cinque stelle!» -
«Non sembra di sognare?...»
Ma ti levasti su quasi ribelle
alla perplessità crepuscolare:
«Scendiamo! È tardi: possono pensare
che noi si faccia cose poco belle...»
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