Domenico Ghirlandaio |
bell'e gentil, d'onesta leggiadria,
è tant'e dritta e simigliante cosa,
ne' suoi dolci occhi, della donna mia,
che fatt' ha dentro al cor disiderosa
l'anima, in guisa che da lui si svia
e vanne a lei; ma tant'e paurosa, che non le dice di qual donna sia.
Quella la mira nel su' dolce sguardo,
ne lo qual face rallegrare Amore
perché v'è dentro la sua donna dritta;
po' torna, piena di sospir', nel core,
ferita a morte d'un tagliente dardo
che questa donna nel partir li gitta.
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