una danza selvaggia e scatenata.
Alla fine pallido chiarore,
il pianoforte adorna un'appassita ghirlanda.
Il piano tu, il violino io,
così suoniamo e non smettiamo
e attendiamo inquieti, tu e io,
chi per primo spezza la magia.
Chi per primo interrompe il ritmo
e scosta da sè le candele,
e chi per primo pone la domanda,
a cui non vi è risposta
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