Tracciarono d'azzurro la sua mano -
Finché imploranti, intorno ai quieti occhi
I purpurei pastelli stettero.
Finché le Giunchiglie vennero e andarono
Finché le Giunchiglie vennero e andarono
Non so dire quante,
E poi cessò di resistere -
E con i Santi si assise.
Non più la sua paziente figura
Non più la sua paziente figura
Al crepuscolo dolce da incontrare -
Non più la sua timida cuffia
Sulla strada del villaggio -
Ma corone invece, e cortigiani -
Ma corone invece, e cortigiani -
E in mezzo a tale bellezza,
Quale se non il suo schivo -
immortale volto
È quello di cui sussurriamo qui?
2 commenti:
Amo molto la poesia, mi piace il tuo blog. Tornero' a trovarti.
Grazie Serenella.
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